Mezzo periplo dell’Asinara in solitario,
cinque giorni completamente e solamente a contatto con il circostante, con il
silenzio, con la solitudine, con il vento, con il mare e con quell’isola
fantastica. L’Asinara, conosciuta anche come isola del diavolo, oppure isola
dell’amore: due estremi che rappresentano perfettamente la dimensione di quel
luogo. Sofferenza ed estasi, chiunque passa da lì entra in contatto con questi
due estremi.
L’isola continua, per fortuna, ad essere
tutelata da rigide regole di salvaguardia ambientale. La penultima settimana di
settembre è risultata perfetta. Ho incontrato pochissime persone, il clima
ancora estivo ha inoltre reso il mio viaggio praticamente perfetto. Il
bellissimo ostello a Cala d’Oliva mi ha comunque permesso di ripararmi dalle
forti raffiche di vento che a un certo punto hanno tenuto compagnia alle mie
pagaiate. Proprio a causa del forte vento non sono riuscito a esplorare la
parte occidentale dell’isola. Un luogo atemporale, difficile rientrare nella centrifuga quotidiana. Accidenti.
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