Lo so, sono ripetitivo e un po’ noioso. Ma questo luogo non
finisce mai di stupirmi e mandarmi in estasi. Arrivato in Sardegna il 29.12, i
due giorni seguenti li passerò in kayak affrontando le “solite” traversate
verso le isole dell’arcipelago Maddalenino. Nessuna barca, temperatura perfetta
(ca 18°), mare un po’ formato ma straordinario, cielo terso. Raggiungo Caprera
in un batter d’occhio, il golfo “Porto Palma” è un splendore. Lì solo gabbiani,
cormorani e qualche delfino vagabondo. Tutto è perfetto così com’è, i miei
pensieri si fondono con il circostante. Il mare, elemento simbolico per
eccellenza, mi aiuta ad andare oltre me stesso. Il kayak mi rende paziente, le lunghe distanze percorse a pochi nodi di velocità mi inducono ad
essere tollerante verso il solito bisogno di raggiugere la meta.
Nei prossimi giorni farò ancora delle traversate, vento permettendo. Infatti è atteso un rinforzo (intorno ai 15 nodi) e dovrò scegliere bene il percorso più adatto.
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